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LA POLVEROSA - MONTICELLI TERME (PARMA) - 8^ TAPPA GIRO D´ITALIA D´EPOCA

17-06-2014 22:34 - News Generiche
DUE GIORNI DI SPORT, SPETTACOLO, DIVERTIMENTO E GASTRONOMIA

Monticelli Terme (Parma), sabato 14 giugno 2014
La Polverosa da qualche anno è una due giorni di sport, spettacolo e gastronomia. La mattina del sabato è iniziata col mercatino delle bici storiche e una mostra su quelle di Gino Bartali organizzata dall´Unione Velocipedistica Parmense, nel centenario della nascita. Pomeriggio all´insegna del Polveroso Doc, concorso per il miglior abbinamento tra bicicletta e abbigliamento e della "Polverosa dei piccoli". La pioggia ha vanificato la serata in piazza, ma non l´ha cancellata. "L´avventura Salvarani", momento di storia del ciclismo imperniato sulla formazione parmense dominatrice della scena mondiale tra il 1963 e il 1972 ha trovato sede nel Teatro Pasolini. Presenti Mario Salvarani, uno dei sei fratelli titolari dell´azienda di Baganzola, e campioni dello spessore di Dino Zandegù, Franco Balmamion, Italo Zilioli, oltre ai parmensi Luciano Armani, Emilio Casalini, Alberto Poletti, Ottavio Marchesi e Claudio Torelli Al termine è stato celebrato pure il talento di Licinio Marastoni, decano dei telaisti italiani, la cui fama è giunta fino in Giappone. Ad accompagnarlo, Bruno Reverberi, manager del team professionistico parmense Bardiani Csf. Intanto al Punto Blu salivano alte le note dello swing di Lara Luppi, inframmezzate dal burlesque di Loulou Leroy, a scatenare in danze sfrenate fino a tarda notte una schiera di appassionati.

Domenica 15 giugno
Un sole radioso indora campi di grano quasi maturo dove corre una strada bianca sulla quale un pioniere del ciclismo spinge a fondo sui pedali: è solo una grande tela dipinta da alcuni artisti di Monticelli Terme che fa da fondale all´arrivo della settima edizione della "Polverosa", la manifestazione di ciclismo storico dedicata quest´anno al centenario della nascita di Gino Bartali, che col patrocinio del Comune di Montechiarugolo ha da sempre nella cittadina termale la sua sede di partenza e di conclusione. Purtroppo la realtà è ben diversa. Dopo giorni di caldo torrido, il ciclone denominato "Summer storm" produce i suoi effetti, tanto da far vacillare le certezze di organizzatori e pedalatori. Gianluca Ghiretti, patron insieme ai fratelli Fausto e Giampaolo dell´omonima impresa e dell´evento dedicato al padre Gianni, e i dirigenti dell´Unione Velocipedistica Parmense, sodalizio che ha ideato "La Polverosa", attendono l´evolversi della situazione. Per fortuna, una tregua del maltempo consente, con solo pochi minuti di ritardo, la partenza. Così, un plotone di quasi quattrocento "eroici" della bici è schierato in Piazza Fornia pronto del via. I giudici dell´Acsi ciclismo, ente a cui l´evento afferisce sotto il profilo regolamentare, d´accordo con la struttura organizzativa, decidono di consentire soltanto i tracciati corto e medio, da quaranta e sessantacinque chilometri. Cancellato per ragioni di sicurezza il percorso da cento chilometri. Un parterre de roi di campioni del passato, presenti la sera prima alla celebrazione dedicata alla squadra corse parmense Salvarani, fa da starter d´eccezione. Sono nomi che hanno fatto la storia del ciclismo: Franco Balmamion, Italo Zilioli e Imerio Massignan. Sgocciolano i platani di Viale Marconi mentre il gruppo si avvia quasi tutto avvolto da impermeabili verso la piena campagna. Nel frattempo è l´ora della Tweed Ride. Il termine anglosassone indica una pedalata in abiti d´epoca confezionati con il tweed, celebre tessuto di lana scozzese. Anche la Polverosa ha introdotto questo genere di manifestazione ormai piuttosto diffusa in Inghilterra e in Francia, aggiungendo la peculiarità "gourmet". Mentre gli "eroici" corrono lungo le strade bianche, un drappello di eleganti ciclisti con bici da viaggio storiche, tra i quali una coppia di parigini, è partito alla volta di un´escursione di una ventina di chilometri nei dintorni di Monticelli Terme con diverse soste gastronomiche. I velocipedisti si sono fermati presso i salumifici Mazzoni di San Giminiano e Ziveri di Tortiano, oltre al caseificio San Bernardino, che sorge su un antico convento dove le monache producevano il formaggio. Tutti hanno degustato e apprezzato prosciutto e parmigiano-reggiano. Al gruppo si sono aggiunti alcuni gli ex campioni della storica Salvarani che hanno gradito sia i prodotti, sia le spiegazioni dei titolari delle aziende relative a produzione e metodi di stagionatura.
Contemporaneamente gli eroici della "corsa" trovano subito le prime strade prive di asfalto, ma al posto della polvere, ampie pozzanghere gonfie d´acqua. I più lesti le schivano e s´involano verso le colline. Il vento fa svolazzare le mantelline di corridori che sembrano spaventapasseri in mezzo al fieno tagliato, una poggia tiepida e leggera li scorta sulle prime balze appenniniche. Dopo un breve ristoro, si transita da Faviano Superiore lungo un´interminabile inghiaiata avvolta completamente nella nebbia dalla quale spuntano come spettri piccoli drappelli o singoli ciclisti. Li aspetta l´architettura vallombrosana di Badia Cavana dove trovano bibite, vino, parmigiano e salame a profusione. Un violento scroscio di pioggia colpisce i ritardatari che si dirigono al Castello di Torrechiara. Il borgo antico e la cantina Vicari li accolgono per rifarsi con gli interessi delle intemperie patite. Ancora pioggia che dona all´asfalto una patina traslucida fino a Monticelli. Ci si affretta, desiderosi di una doccia per lavare via stanchezza e fango dalle gambe e dal volto. Una storia di "polvere e tortelli", recita lo slogan che campeggia sulle t-shirt ufficiali. Di polvere, poca; di tortelli, un diluvio, tanto per restare in tema. Decine di tavolate sotto la struttura del Punto Blu, circolo che insieme a MT 1960, Parma Club Monticelli e Circolo Verdi riveste un ruolo fondamentale per la riuscita dell´avvenimento. Così come il Comitato dei negozianti e le Terme Borrini. Allegria, brindisi, premiazioni e un improvvisato spettacolino teatrale da parte di alcuni partecipanti sul Giro d´Italia del 1914, il più duro della storia, hanno scritto la parola fine ad un´edizione della Polverosa bagnata, ma ancora una volta fortunata e sempre più "eroica".


Classifica Polveroso Doc

  • 1890-1919 Davide Segalini con Gladiator 1894
  • 1920-1939 Maurizio Tornelli con Automoto 1924
  • 1940-1959 Paolo Cavazzuti con Benotto 1947
  • 1960-1975 Filiberto Mineo con Marastoni 1973
  • 1976-1985 Anita Zauli con Velocina 1978


Bartaliano Doc
Ermes Leonardi con Bartali 1949

Partenza Gruppo squadra Salvarani

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