UN PENSIERO AL PASSATO CON IL RITORNO DELLA "PARMA-MARE"

29-06-2014 22:09 -

Domenica 29 giugno 2014

Parma, 29 giugno, sembra una domenica come tante, ma non lo è, alle 6 il grande piazzale a fianco del Palazzetto dello Sport in Via Silvio Pellico, sede ACSI Ciclismo, viene invaso da numerosi ciclisti che rappresentano le ASD parmensi, forniti di entusiasmo e voglia di pedalare per onorare la Parma-mare 2014.
Con questa manifestazione il Comitato di Parma, in collaborazione col Comitato di Genova, è voluto tornare con la memoria al passato. A 28 anni circa dall´ultima edizione nulla sembra essere cambiato anche se in questi anni la tecnologia nel ciclismo si è evoluta tantissimo, nei telai in carbonio, nei cambi elettrici, nel vestiario super-respirante, l´aria e il clima di festa è sempre lo stesso, scrutando il volto dei ciclisti vedo voglia di pedalare, qualcuno già scalpita, altri più assonnati si stanno ancora preparando, tutto è pronto: Renato Vignali (giudice di turno) con la sua auto munita di lampeggiante e di un cartello con la scritta "Parma-Mare" toglie gli indugi e dà il via.
I 120 ciclisti subito in fila lasciano la città alle spalle e comincia l´avventura. La carovana è lunga ma composta, in breve tempo si arriva a Fornovo, presso l´autoconcessionaria F.lli Lombatti, dove è previsto l´incontro con tanti altri cicloamatori iscritti della zona, aumentando il folto gruppo.
Tutto procede per il meglio grazie alla scorta tecnica Ferdinando Luppi che, munito di paletta e giacca fosforescente controlla tutto il gruppo col suo potente scooter, coadiuvato dal "carro-scopa" guidato da Gianni Ugolotti.
Sono le 8,48, siamo a Sugremaro di Bedonia, punto di ristoro, stanno sopraggiungendo i più scatenati, breve è la fermata, 70 km sono stati percorsi e, dopo aver aspettato qualche ritardatario, anche a causa del vento contrario che in questa valle del Taro è quasi sempre presente e che ha ostacolato non poco la loro ascesa, si riparte.
Si guarda verso il Passo del Bocco, mancano ancora una trentina di km e si intravedono nuvole nere minacciose sulle montagne, l´aria è fresca e non promette nulla di buono, tutti si preparano per affrontare la pioggia. I ciclisti si affrettano e in poco più di un´ora raggiungono il passo dove è previsto l´incontro coi rappresentanti ciclisti genovesi, una veloce stretta di mano, un dietro front da parte loro e giù.... verso il mare.
Tortuosa è la discesa e verso la fine il pensiero va alla triste scomparsa dell´atleta belga Wouter Weylandt durante il Giro d´Italia del 2011, un breve cenno con la mano nel punto del grave incidente e poi velocemente si arriva a Borgonovo.
Questo tratto finale, ben segnalato dai nostri amici liguri, ci porta in breve tempo nel comune di Cogorno, a San Salvatore dei Fieschi, dopo aver percorso 131 km, dove è posto lo striscione di arrivo e dove è pronta una grande accoglienza per i ciclisti che, entusiasti e felici, si possono rifocillare al ricco rinfresco predisposto dal Comitato.
Tutto questo si svolge ai piedi della monumentale Basilica dei Fieschi, costruita in pietra di Lavagna e marmo bianco in stile romanico, che fa da sfondo a questo bellissimo paesaggio contornato da tanti preziosi vigneti che producono il famoso "Vermentino".
Alla fine di questa bellissima giornata un ringraziamento a tutti i partecipanti, ai collaboratori di giornata, a Valter Gulinatti (Presidente), Renato Vallaro, Gerolamo Canu in arte "Gerry" del Comitato di Genova, alla ASD "A Ruota Libera" di Chiavari.
Arrivederci alla prossima edizione.
Angelo Mora